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Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: Campionati italiani assoluti, la qualità sarà la nostra priorità.
Campionati italiani assoluti, la qualità sarà la nostra priorità.
Sono da poco terminati i Campionati italiani assoluti, l’evento Aob più importante in Italia. Fin da subito, voglio complimentarmi con gli atleti, uomini e donne, che hanno conquistato l’agognato Titolo italiano, con i loro tecnici e le società di appartenenza.
A loro, a tutti i partecipanti, agli addetti ai lavori ed alla società organizzatrice, va il mio più caloroso ringraziamento per l’impegno dimostrato e lo sforzo compiuto.
Tuttavia, mi preme evidenziare che, già da prossimo anno, dovremmo assolutamente intervenire sulla formula organizzativa dei Campionati italiani, cercando di incrementare il tasso esperienziale dei partecipanti.
Lo hanno chiesto a gran voce moltissimi tecnici e maestri, sui social e direttamente al sottoscritto, e mi fa piacere che tutto il movimento cominci a comprendere che la qualità pugilistica e la meritocrazia devono avere la priorità su qualsiasi logica di interesse personale e societario.
Come ho ripetuto più volte, i Campionati italiani Aob e quelli Pro, devono essere le competizioni per “eccellenza” dove si sfidano i più forti atleti italiani, ed il Titolo assegnato deve incoronare, con certezza, l’atleta che merita di più per caratteristiche tecniche, tattiche e di personalità.
Sarà quindi necessario porre degli sbarramenti, prevedendo la partecipazione di atleti che abbiamo maturato in altri processi selettivi (tornei nazionali, interregionali, attività ordinaria, dual match, ecc.) la giusta dose di esperienza ovvero il congruo numero di match.
Le modalità della nuova formula organizzativa, dovranno essere individuate, non oltre il mese di gennaio p.v., dalla competente commissione Ctn ed avallate dal sottoscritto e dal Consiglio federale.
L’anticipo dei tempi permetterà la partecipazione da parte dei pugili meno esperti, nel corso del 2023, a tutti i processi selettivi ovvero alle competizioni (attività ordinaria, incontri interregionali, dual match, round robin, ecc.) finalizzate proprio ad incrementare l’esperienza e le abilità dell’atleta.
I grandi maestri ed i tecnici di questa nobile arte, mi hanno insegnato che la padronanza tecnico tattica, l’assimilazione degli schemi motori, i giusti automatismi e la necessaria personalità – tutte condizione per l’ingresso del pugile nell’alto livello agonistico – maturano con la imprescindibile esperienza del ring!
L’individuazione, la crescita ed il consolidamento del talento, sono priorità per assicurare il futuro del pugilato italiano.
Anche per questo, nel 2023 riformeremo la revisione del verdetto, estendedendola a tutte le eliminatorie (sedicesimi, ottavi, quarti, ecc.) e rendendola più fruibile. Si sta valutando, peraltro, di prevederla finanche nella fase regionale degli assoluti, fermo restando la fattibilità economica.
In ultimo, segnalo che il 16 dicembre p.v., giorno in cui si svolgerà l’ultimo Consiglio federale dell’anno, saranno comunicate le misure di sostegno 2023 alle società ed al movimento pugilistico nazionale.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi